Pierluigi Bersani sui matrimoni gay: necessario un intervento, ma senza toccare la Costituzione

di Gianni Puglisi 2

Pierluigi Bersani intervista matrimoni gay

Pierluigi Bersani, leader del PD, interviene sul dibattito, sempre acceso e mai sopito, delle unioni gay: se Barak Obama ha dato prova di apertura e modernità sostenendo le unioni tra omosessuali, in Italia il discorso diventa ancor più spinoso e ostico, anche a causa dell’influenza (c’è chi arriva a parlare di ingerenza) del Vaticano e della Chiesa cattolica.

Un fatto è certo: se la Costituzione tutela ogni cittadino nei confronti delle discriminazioni, ebbene lo Stato dovrebbe garantire a tutti la possibilità di piena realizzazione di sè e della propria vita. Non farlo solo con alcuni soggetti vorrebbe dire che è lo Stato stesso, in prima istanza, ad assumere un comportamento discriminatorio.

In un’intervista rilasciata al giornale L’Unità, Pierluigi Bersani ha dichiarato che

Una regolazione moderna delle convivenze stabili tra omosessuali è un elemento di civismo, che un governo deve affrontare È chiaro che se la questione non verrà risolta da questo governo toccherà a noi farlo. Terrei fuori dal dibattito la parola matrimonio, che da noi comporta una discussione di natura costituzionale, al contrario di altri Paesi. Tuttavia dobbiamo dare dignità e presidio giuridico alle convivenze stabili tra omosessuali perché il tema non può essere lasciato al Far West

A smentire le dichiarazioni di Bersani, almeno nella parte in cui fa riferimento alla Costituzione, ci sono sentenze della Corte Costituzionale e della Suprema Corte di Cassazione, come ricorda Franco Grillini dell’Idv: secondo i pronunciamenti, infatti, è ormai radicalmente superata la concezione del matrimonio basato sulla diversità di sesso tra i coniugi.

Anche le associazioni degli omosessuali rispondono con cautela alle parole del leader del PD: non basta certo parlare di necessaria apertura e necessità di intervento sulla legislazione. Questo atteggiamento comincia ad apparire astratto e poco propositivo: c’è bisogno, invece, di proposte concrete che diano una spinta vigorosa a una situazione stagnante e dalla matrice retrograda. Londra e Berlino sono vicine e possono offrire un buon esempio, se solo si volesse coglierlo.

Photo Credit| Thinkstock

Commenti (2)

  1. Giustamente bisogna riconoscere i diritti gay,la questione del tema si tratta di civismo,neccessità tutela senza toccare la costituzione,apertura alle convivenze stabili.

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