Contratti pre-matrimoniali, in America si diffondono le clausole sul sesso

di Gianni Puglisi Commenta

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Noi abbiamo una speranza, che è quasi una certezza (il quasi è dovuto al fatto che le faccende umane sono inconoscibili e in continuo mutamento): in Italia è altamente improbabile attecchiscano e si impongano mode, usi e costumi americani. C’è un motivo per cui, soprattutto quando vogliamo dare un nome a qualcosa di iperbolico ed eccentrico al limite del ridicolo, usiamo spesso la definizione Americanata.

La faccenda è la seguente: in America si sta allargando a macchia d’olio un trend abbastanza inusuale, all’interno della pratica diffusissima dei contratti pre-matrimoniali: fra i vari doveri che i coniugi devono rispettare, infatti, fa capolino il sesso e, più precisamente, la dinamica della vita sessuale della coppia.

Un esempio? Il matrimonio è valido e non si vanno a ledere i vari commi del contratto se la moglie concede al marito la consumazione dell’atto almeno due volte alla settimana, a prescindere dallo stato di salute e psicologico della consorte. Praticamente una vera e propria medicina e non più un piacere e un atto d’amore pure come dovrebbe essere. O almeno noi abbiamo sempre pensato dovesse essere.

Gli americani, su questo aspetto, ci smentiscono: che abbiate mal di testa, mal di pancia, che la vostra giornata sia stata un vero inferno tra lavoro, parenti e figli o che semplicemente e umanamente non abbiate voglia di farlo poco importa: scripta manent e il vincolo di fare sesso vi lega ineluttabilmente all’espletamento della pratica, nolenti o volenti.

A noi sembra una misura drastica e dal sapore militare per la sua perentorietà, che nasconde in realtà profonda insicurezza e  totale mancanza d’amore: perché in una coppia la vita sessuale non può essere scandita e organizzata come fosse un’agenda di lavoro in cui si inseriscono meeting e briefing. Non può neppure (che orrore!) essere un imperativo categorico a cui la donna deve rispondere affermativamente anche se vengono meno i propri bisogni ed esigenze: la nostra visione del sesso abbraccia la complicità, il desiderio e l’amore e non lascia di certo spazio a fredde e poco romantiche clausole contrattuali.

Photo credit| Thinkstock

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