Contratto prematrimoniale: in Italia non è valido

di Gianni Puglisi Commenta

In Italia il contratto prematrimoniale non è legale. Non potete neanche andare a stipularne uno negli Stati Uniti, dove la pratica è frequente, per farlo poi legalizzare qui da noi. Il punto è che con un simile contratto una delle due persone potrebbe rinunciare a quelli che sono i suoi diritti.

Se in quanto moglie o marito ho ad esempio diritto ad una quota del patrimonio, nessuno in Italia può costringermi a rinunciare a tale quota mediante un atto scritto. Tuttavia, mi viene da pensare, sempre più coppie si chiedono perché non si possa trovare un compromesso.

Tra i miei amici, ad esempio, la domanda principale non è: come fa un coniuge ricco a tutelarsi da un eventuale approfittatore/approfittatrice? Piuttosto: come possiamo fare in caso di separazione a non scannarci per la divisione di mobili ed immobili?

Certo, un po’ triste cominciare i preparativi per le nozze con la prospettiva che non solo sarebbe possibile separarsi, ma addirittura farlo in malo modo. Senza contare che per la chiesa cattolica questo modo di ragionare potrebbe addirittura rendere nullo in partenza il matrimonio.

In realtà se temiamo di poterci pentire dei nostri slanci di generosità o della poca avvedutezza che l’amore appassionato genera in noi, non c’è niente di meglio che documentare ogni spesa, le proprie e le altrui, con tanto di fatture, documenti, estratti conto e simili.

Se, ad esempio, ognuno dei due fidanzati possiede un appartamento, meglio tenerli entrambi e mantenere le intestazioni piuttosto che venderli per comprarne uno più grande. Mi è capitato di vedere coppie che hanno speso molto per costruire un nido d’amore comune rinunciando ai propri averi per poi litigare sulla proprietà di ogni singolo rametto del nido.

Certo, mi viene da pensare che se già prima di sposarci stiamo contemplando tutte queste possibilità, forse dovremmo fermarci un attimo a riflettere: siamo convinti del passo che stiamo facendo? Siamo convinti, se la risposta alla precedente domanda è sì, che le nostre scelte economiche siano le migliori per il nostro futuro?

Photo Credits | cdrummbks

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