Corso prematrimoniale, istruzioni per l’uso

di Redazione 1

Celebrare il matrimonio secondo il rito cattolico è certamente una scelta consapevole che vede, prima del sì, una serie di appuntamenti fissi da rispettare. Tra questi, il corso prematrimoniale.

Questo corso di preparazione al sacramento dura solitamente due mesi, andrebbe ‘prenotato’ almeno un anno prima del giorno del sì e si compone in media di una decina di incontri a cui partecipano le coppie in procinto di sposarsi (5 o 6 per ogni corso, non di più) e il sacerdote della parrocchia scelta.

Tanti sono gli aspetti del corso prematrimoniale. Il parroco si occupa ad esempio della preparazione liturgica alla celebrazione – una cura particolare viene data ad esempio nella disposizione di conversione, necessarie alla celebrazione del sacramento della penitenza – e aiuta i futuri sposi nella comprensione di alcune letture delle Bibbia. Talvolta è possibile incontrare anche psicologi o coppie già sposate che raccontano la loro esperienza matrimoniale.

Di base, comunque, l’organizzazione del corso prematrimoniale viene preparata dal parroco che deve rispettare tre principali e fondamentali regole della Chiesa: teologia; psicologia; morale.

Al termine del corso, poi, vi è una giornata di spiritualità e di fraternità e viene rilasciato un attestato di frequenza ritenuto indispensabile per ottenere il permesso di celebrare le nozze.

Oggi i corsi non nascono come fonte di consigli sotto un profilo tecnico, semmai come breve cammino per illustrare il significato del matrimonio e il senso della vita di una nuova famiglia. Ovviamente c’è sempre la futura sposa o il futuro sposo che si avvicina con diffidenza a questi appuntamenti e farebbe di tutto – ammettiamolo – per non prenderne parte. Ricordate comunque che un piccolo sforzo sotto questo punto di vista permette di affrontare il matrimonio con la giusta conoscenza oltre ad aiutare a stare vicini in maniera più profonda.

Ricordiamo inoltre che la partecipazione al corso prematrimoniale deve essere considerata moralmente obbligatoria.

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