Per una coppia di buongustai, il ricevimento di nozze non è certo un dettaglio da poco. Agli amanti del cibo e della buona cucina non importa semplicemente offrire un pranzo costoso o corposo ai propri invitati, ma stupirli con delle portate originali.
Anche voi e il vostro partner appartenete a questa categoria? Magari non vi piace l’idea di dover organizzare i soliti tavoli, litigando per la sistemazione dei parenti, e trovate aberrante che qualcuno festeggi il proprio matrimonio in un fast food?
Allora dovete sapere che in rete si legge da tempo una nuova e misteriosa parola: createring. Il createring, detto in soldoni, è una forma creativa di catering. A detta degli esperti, però, non è così semplice come può sembrare. Non si tratta solo di cibo particolare o diverso dal solito.
Il fenomeno del createring è complesso: ha a che fare con la riscoperta del valore della convivialità e dei prodotti del territorio e non solo con la ristorazione a domicilio. Spesso, infatti, assume un valore importante, in questa esperienza culinaria, anche la location in cui avviene.
In Italia stanno aumentando le associazioni culturali che propongono un catering originale, sia per quanto riguarda le portate che per l’allestimento e la location, come ad esempio La papilla brilla. Radicate nel territorio, vi consentono di realizzare un menu personalizzato, ma anche molto legato alla vostra storia.
Se dunque anche per voi la convivialità genera cultura, se parole come food design, designer di convivialità e createring non vi spaventano, ma, anzi, le considerate evocative e piene di promesse, allora potreste cominciare a pensare di orientare buona parte del vostro budget in questo genere di esperienza.
Cercate solo di fare in modo che le vostre esigenze non vadano a cozzare clamorosamente con i gusti e lo stile delle persone che inviterete al vostro matrimonio. Perché stupire è un conto, strafare, invece, tutt’altra cosa.
Photo Credits | Quinn.Anya
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