Matrimoni gay: i vescovi di New York tornano alla carica

di Gianni Puglisi 1

vescovi new york

La svolta epocale di New York che ha regolarizzato le unioni civili tra omosessuali nello stato di New York non va proprio giù alla curia americana. In un documento firmato dai vescovi indirizzato Senate Judiciary Committee di Washington si appellano al Defense of Marriage Act, la legge che tutela il matrimonio tra un uomo e una donna, promulgata nel 1996 e ora oggetto di discussione.

Nella missiva si legge:

Ridefinire il matrimonio significherebbe trasformarlo in una visione che pone al centro gli adulti a scapito dei bambini

Questa presa di posizione si aggiunge il tentativo in estremis dell’arcivescovo di New York e presidente della Conferenza episcopale Usa, monsignor Timothy Michael Dolan, che aveva inviato una lettera al presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama a favore di “ogni intervento dell’amministrazione volto a rafforzare il matrimonio e la famiglia” e in risposta al parere delDipartimento di Giustizia che aveva definito discriminatoria la legge in vigore.

L’impressione è che si voglia arginare  il “rischio” che i matrimoni gay vengano riconosciuti ad altri stati federali, con il timore che New York possa aver offerto una “breccia”. Nella missiva inviata al Senato americano si legge infatti la Defense of Marriage Act è largamente appoggiata dalla popolazione americana e applicata in 41 Stati. I vescovi sono fermamente convinti della necessità di tutelare il riconoscimento del valore sociale del matrimonio tradizionale che si fonda sulla mutua collaborazione tra sessi e finalizzato alla procreazione.

Photo Credit | Getty Images

 

 

Commenti (1)

  1. La problematica è di certo controversa, e nessuno forse chiede l’equiparazione del matrimonio gay a quello tradizionale fondato sulla famiglia. Putroppo la Chiesa, muovendo su questo crinale pretestuoso, finisce per spingere nella direzione di non voler riconoscere alcun diritto alle coppie omosessuali…

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