Grande gioia per Laxmi Sargara, la ragazza diciottenne che all’età di un anno era stata promessa in sposa dai genitori ad un bambino di tre. La giovane, che non aveva nessuna intenzione di sottostare alla decisione e sposarsi si è rivolta prima ad un assistente sociale e poi ad un’associazione per i diritti umani.
Da sempre le autorità si battono contro i matrimoni combinati in età infantile, ma nelle zone povere dell’India questa usanza è ancora in voga. Laxmi Sargara si è incontrata con il futuro sposo pregandolo di prendere in considerazione l’idea di annullare le nozze.
Inizialmente il ragazzo non voleva, poi però ha compreso che era inutile sposarsi con una donna che non ne voleva sapere così ha accettato di farlo. Insieme hanno firmato dei documenti in cui si conferma il loro desiderio di non sposarsi.
Documento che serve ad entrambi per attestare lo scioglimento delle nozze e impedire che in futuro possa accadere qualcosa. La notizia è stata accolta molto bene in tutto il mondo.
Il significato è ampio: i diritti dell’uomo, specialmente quelli dei bambini, sono stati difesi e si spera che la situazione possa portare in futuro ad altri giovani che si rifiutino di sposarsi seguendo le tradizioni.
Le donne tra bambini sono illegali e in India sperano che altre coppie decidano di annullare le nozze. I diritti dei bambini sono fondamentali, i bambini sono il futuro della razza umana.
Per questo dovremmo fare tutto ciò che è in nostro potere per difenderli e prenderci cura di loro. Sono circa venticinquemila le bambine nel mondo obbligate a sposarsi minorenni.
Il matrimonio può essere un’unione bellissima, però solamente se le due persone che si sposano sono non solo consenzienti, ma anche desiderose di farlo e soprattutto per loro libera scelta, ad un’età consona. Laxmi Sargara è e sarà d’esempio a tante bambine e ragazzine.
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