Matrimonio in carcere. Hanno ucciso i rispettivi coniugi

di Gianni Puglisi Commenta


Una storia per certi versi curiosa ma pur sempre una storia d’amore. Quella di due detenuti del carcere di Dozza a Bologna. Lui in carcere per 18 anni con rito abbreviato per aver ucciso la moglie con 21 coltellate, Lei all’ergastolo per aver premeditato con il suo ex amante l’omicidio di suo marito. Si sono rincontrati in carcere (caso vuole che già si conoscevano) si sono innamorati e a breve si sposeranno.

I due uxoricidi, quando hanno saputo di essere nello stesso carcere hanno iniziato un’intensa corrispondenza e hanno chiesta d’incontrarsi in sala colloqui. Adesso hanno il permesso d’incontrarsi una volta al mese e non è escluso che tra agosto e settembre riescano a convolare a nozze.

Per i due non si prospetta una vita coniugale dentro la stessa cella ma in un futuro non è escluso che possano vivere felici insieme fuori dal carcere. Entrambi infatti hanno aderito a un programma di riabilitazione e si stanno distinguendo per buona condotta. Un giorno lei potrebbe godere del regime di semilibertà e lui aver pagato il suo conto con la giustizia.

A far da testimoni di nozze saranno due volontari che assistono i due innamorati nel progetto di reinserimento. E anche se per loro non ci sarà il classico viaggio di nozze, coronare il loro d’amore sarà come rompere le sbarre.

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