Matrimonio, lancio di colombe non solo a Pasqua

di Gianni Puglisi Commenta

Tra tutte le tradizioni che ci sono e che riguardano il matrimonio ce n’è una che è molto particolare e divide in due le persone, dal punto di vista di pro e contrari: il lancio delle colombe dopo la cerimonia delle nozze.

In pratica un numero variabile di questi candidi uccelli, da venti a quaranta, viene lasciato libero di volare. Due colombe vengono liberate dagli sposi. Il gesto ha un significato e vuole essere un buon auspicio di felicità per la coppia.

Ci sono varie modalità, la più comune sono due ceste che vengono posizionate coperte, ai lati dell’uscita della chiesa, da dove passano gli sposi alla fine della cerimonia. Le colombe vengono liberate proprio al loro passaggio.

Nel caso invece gli sposi ne vogliano lanciare, a loro viene data una piccola scatola nella quale ci sono solamente due colombe che lasciano andare insieme.

Questo è un gesto augurale e di buon auspicio, porterà loro felicità e una vita d’amore lunga. La colomba è un simbolo, rappresenta lo Spirito Santo ed è un tema perfetto per un matrimonio pasquale.

Inoltre è un gesto estremamente romantico e tenero, c’è chi però non apprezza questo genere di tradizione, presente nella storia fin da tempi antichi.

Qualche coppia di sposi, invece di lasciarle andare fuori dalla chiesa, con il timore che possano fare i loro bisogni sulle teste o i vestiti degli invitati, le liberano alla fine del pranzo. Anche questo gesto può essere estremamente romantico e fotografie e film lo possono immortalare.

Un gesto simile in una location cittadina è forse meno adatto che in campanga, dove magari ci sono boschi e prati che potranno fare da habitat alle colombe liberate. Ci sono anche colombe addestrate che tornano alle loro ceste dopo poche ore, ma passiamo a fattori più pratici. Liberarle e fare le fotografie comporta solamente pochi minuti.

Il costo dipende dalla città in cui siete, nord e sud pare abbiamo prezzi differenti, e dal numero di colombe che intendete liberare. C’è chi parla di duecento euro e chi arriva a quattrocento.

(photo credits | lanciocolombenapoli)

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