http://www.youtube.com/watch?v=ddaH3l7RFEs
La proposta di matrimonio è un tema che mi sta molto a cuore. Forse perché da bambina sono cresciuta, come tutte, con la favola del principe azzurro e con la voglia di sentirmi sorprendere dalle magiche paroline mi vuoi sposare?. In qualche modo ricevere la proposta piuttosto che farla, ci fa sentire più sicure. Forse solo sentendo lui parlare di matrimonio ci tranquillizziamo sul nostro valore e sulla solidità del nostro rapporto.
Come dicevo in un altro post, con il tipo di cultura in cui siamo cresciute, ribaltare i ruoli e decidere di fare noi la proposta al futuro consorte comporta molta fiducia in se stesse. Un domani, insomma, non dobbiamo ritrovarci a pensare che lui ci ha sposato solo perché glielo abbiamo chiesto noi.
Ora, mentre guardavo il film Le amiche della sposa mi sono ritrovata a riflettere su di un altro aspetto della vicenda. Ad un certo punto del film c’è una scena che conosciamo benissimo (per averla vista in molti altri film): due amiche parlano, una racconta della proposta di matrimonio ricevuta da poco.
E’ sorpresa la futura sposa, è entusiasta la sua amica. Io mi domando e dico: ma in una coppia rodata non dovrebbero sapere entrambi i fidanzati che si sta avvicinando il momento del matrimonio? Allora perché la futura sposa è sempre così sorpresa? E se invece i due stanno insieme da pochissimo tempo, non sarebbe il caso di pensarci un attimo, prima di farsi prendere dall’entusiasmo?
Oppure la verità è che noi donne siamo sempre sorprese perché sappiamo, ce lo raccontano mamme e nonne, che gli uomini sono letteralmente terrorizzati dal matrimonio? In effetti, solitamente, dopo aver trovato il coraggio di aver formulato la loro proposta, cominciano a temporeggiare sulla data delle nozze, no?
Come dite: no? Allora mie care lettrici di Sposalicious è arrivato il momento di raccontarci la vostra storia. La proposta l’avete fatta voi? L’ha fatta lui? Come avete reagito? Siete riusciti a stabilire insieme la data del matrimonio senza tentativi di fuga da parte di nessuno? Siamo tutt’orecchi.
