L’ultimo Natale da single

di Gianni Puglisi 1

ragazza con pacchetti regalo

Non ci avete pensato vero? Questo forse è il vostro ultimo Natale da single. Nel mio caso, quando me ne sono resa conto ho fatto salti di gioia e ho subito cominciato a fantasticare su come sarebbe stato il mio primo Natale da sposata. In effetti, è stato bellissimo decorare il minuscolo appartamento in cui siamo stati in affitto per il primo anno.

Non per tutte le future spose, però, è così. Su molte comincia a prevalere un sentimento di tristezza, una tristezza buona naturalmente. Lasciare la casa in cui si è vissute, la propria camera, la famiglia fa un certo effetto. Sposarsi è una grande emozione, ma è altrettanto grande quella del distacco dai propri cari. C’è però una terza categoria di future spose da considerare.

Molte donne non vivono già più con la propria famiglia. Sono indipendenti da tempo. Per loro, forse, accanto al desiderio di condividere la propria vita con la persona che amano, c’è anche la paura, decisamente ragionevole, di perdere i propri spazi, di dover rinunciare alle proprie abitudini.

Per altre ragazze, il matrimonio arriva dopo una convivenza, a volte talmente lunga da essere un matrimonio a tutti gli effetti. Ecco, in questo caso qualcuno potrebbe pensare che l’organizzazione del matrimonio non sia pieno di emozione. In fondo la coppia già si conosce, non ci sono sorprese.

L’emozione invece c’è, perché spesso chi si sposa dopo aver convissuto ha maturato questa decisione dopo averla avversata a lungo. Ha quindi superato paure, ansie. Oppure ha dovuto aspettare di essere libera da un precedente matrimonio. In entrambi i casi sente di essere ad un punto di svolta della propria vita.

A qualunque categoria apparteniate, future spose, perché non rendere questo Natale molto speciale? Potete organizzare una festa con le amiche o trasformare la cena di famiglia in un evento speciale. Potete fare delle follie, quelle che una volta sposate vi negherete. O regalarvi un servizio fotografico quando l’anulare è ancora libero. Insomma, date spazio alla fantasia. E poi, naturalmente, raccontateci tutto.

Photo Credits | Thinkstock

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