Cambio di rotta a San Marino. Nuovo anno e nuovo tariffario per la celebrazione dei matrimoni civili degli stranieri. Ma non tutti sono d’accordo.
Come si legge in una nota della Segreteria di Stato agli Interni, la tassa che gli stranieri non residenti dovevano pagare in precedenza per sposarsi a Palazzo Pubblico era di 300,00 euro. Con il decreto n. 179/2009, invece, questa viene elevata fino a 1.000,00 euro, a seconda del luogo e del giorno di celebrazione.
Gianluca Pini della Lega Nord si è dichiarato a tal proposito amareggiato.
Chiedere ai frontalieri di pagare più tasse è una prova di forza che non porterà a niente. Non si possono ledere i diritti dei lavoratori così come l’Italia non può accettare che si possa incentivare la clandestinità con matrimoni di comodo, date le conseguenze a cui potrebbe portare questa situazione, aggirando la regolarità dei flussi. Se questo atteggiamento dovesse perdurare si potrebbe anche arrivare al blocco della libera circolazione tra Stati.
Alla prossima puntata…