Mi sposo, quando a dirlo è il tuo ex

Di ex ne abbiamo tutte quante, la vita è fatta così, prima o poi qualcosa va storto e ci si lascia. Con qualcuno si chiudono porte e portoni, non ci si vede e sente più. La storia è chiusa e non ci importa nulla.

Con altri, invece, qualcosa rimane, come un sussulto del cuore, un sentimento mai morto congelato in un angolo del cuore.

Cosa si prova quando ci danno la notizia delle imminenti nozze? Le reazioni possono esssere le più disparate. Alziamo le spalle e andiamo avanti, magari facendogli gli auguri se di lui non ci importa più nulla. Gli auguri sono d’obbligo, anche se non ci interessa granchè.

Gli ex più pericolosi però sono quelli con i quali siamo diventate amiche, perchè un pizzico di gelosia si prova sempre, perchè abbiamo paura di perderlo anche come amico. Se però l’amicizia va oltre qualsiasi cosa e l’amore che abbiamo provato pure allora siamo veramente felici per lui, perchè non desideriamo altro che sia felice.

L’amore è una medaglia con due volti: da un lato c’è quel pizzico di egoismo che vorrebbe fossimo noi al posto dell’altra e quell’altro lato nel quale prevale la generosità.

Il peggiore di tutti è il matrimonio dell’ex al quale si è tenuto di più, quello che, volere o volare, ci è rimasto nel cuore. Per lui il cuore si ferma ancora, salta un battito. Alla notizia delle nozze ci si ferma un attimo anche il respiro.

Siamo combattute tra la felicità, si spera che lo sia, e il dispiacere. Ebbene sì. Il filo sottile che divide generosità ed egoismo è sottile. Sposato o no ci rimarrà un po’ nel cuore, come un sogno finito con l’apparire dell’alba.

Forse preferirei non saperlo, o forse il contrario. Se ci si lascia da adulti poi non ci sarà anche la successiva notizia di una futura paternità, magari quel figlio che avremmo vouto insieme e non è stato possibile.

Ma la vita va avanti e a parte l’attimo di comprensibile confusione e stordimento, lui fa parte del passato e lì deve rimanere. Un suggerimento? In qualsiasi modo non partecipate alle nozze, sarebbe deprimente e doloroso.

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