Diario di una sposa: manca un mese alla data fatidica

di Gianni Puglisi 1

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Il tempo stringe, la data delle nozze si avvicina e chiunque incontriamo ormai ci porge solo una domanda: allora, sei pronta? Ma la risposta è no, decisamente e naturalmente! Come si fa ad essere pronti per affrontare un avvenimento così importante, mai vissuto prima, denso di significati e, in qualche modo, di incognite?

Ma è proprio adesso che una donna deve tirar fuori la parte più tosta e forte di se stessa: è più facile a dirsi che a farsi, in ogni caso, perché più si avvicina il giorno del matrimonio e meno ci si sente in grado di tenere testa a quello che accadrà quel giorno. Essere insicure non fa male, perché ci spinge a migliorare e a riflettere anche sui più minuti dettagli, a patto però che l’insicurezza non si trasformi in un blocco psicologico o in una trappola piena di fobie irrazionali da cui è difficile uscire se non abbiamo abbastanza self-control.

Perché una donna adulta, spesso stimata e voluta bene da tutti, si trasforma in una sorta di bambina paurosa in prossimità delle proprie nozze? Ne abbiamo già parlato nelle scorse settimane: la maggior parte di noi è abituata a cavarsela da sola, a non fare mai sbavature, a tendere alla perfezione. Non siamo certo avvezze all’autocommiserazione o a farci aiutare dagli altri!

Vogliamo sempre avere tutto sotto controllo, anche se questo può comportare rinunce immense e una fatica non da poco: di fronte a un evento di tale portata, che cambierà la nostra vita, sentiamo che tutto ci sfugge di mano, non riusciamo più a tenere salde le redini e ci sentiamo in balia dell’improvvisazione e delle incognite (che odiamo, ammettiamolo!).

E allora, che fare? A mio parere l’unica soluzione è proprio lasciarsi andare, riuscire per una volta a essere fataliste e a vivere con spensieratezza la situazione. Ridimensionarla, in qualche modo: il che non significa affatto sminuirla, ma guardarla da una prospettiva più giocosa e sbarazzina, in modo romantico e meno pragmatico rispetto a come siamo abituate a fare!

Photo Credit| Thinkstock

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