Matrimonio William e Kate: carrozze, cocktail e Paul McCartney

di Redazione 1

Giungono le ultimissime novità in merito al matrimonio tra il principe William e Kate Middleton. La prima: rompendo una tradizione secolare, la sposa arriverà all’abbazia di Westminster in automobile e non in carrozza, come fecero prima di lei la principessa Diana, madre di William, e la regina Elisabetta.

Il motivo? Secondo fonti bene informate, Kate vuole arrivare in chiesa nei panni di ragazza come le altre. Per questo ha scelto un mezzo come l’auto, che sarà probabilmente una delle Rolls Royce del parco macchine reale. Sotto sotto, poi, si dice che Kate e William vogliano evitare il più possibile paragoni con il matrimonio da favola – finito in tragedia – di Diana e Carlo.

La carrozza, però, ci sarà nel viaggio di ritorno, quando marito e moglie saranno chiamati a salutare la folla. E ciò, in termini di sicurezza, significa la presenza di numerosi poliziotti pronti a vigilare l’intera giornata.

Altre decisioni: la chiesa ha posto per 2100 persone e si prevedono al momento 1900 invitati. Tra questi, persone “normali” come compagni d’armi del principe e attivisti impegnati nel volontariato e nella beneficenza, in omaggio alle campagne che Diana conduceva in questo campo.Oovviamente, alle prime file, tutte le teste coronate d’Europa, presidenti e primi ministri, personalità della cultura e dello spettacolo, oltre alla famiglia reale britannica al gran completo.

Cosa accadrà dopo la cerimonia religiosa? William e Kate raggiungeranno Buckingham Palace, dove la regina Elisabetta terrà un ricevimento, un cocktail in piedi con champagne e tramezzini. In serata, una cena seguita da danze organizzata dal principe Carlo in onore degli sposi: lì ci saranno solo i parenti stretti, gli amici della coppia e qualche invitato speciale. Non più di 200 persone.

E all’orizzonte si profila anche la presenza dell’ex Beatle Paul McCartney. Come ha confermato un amico del musicista alla stampa inglese:

Paul è la loro scelta numero uno. Non riescono a pensare a nessuno di più perfetto per dare inizio alla festa.

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