Il primo pensiero è per la sposa, ma poi di seguito arrivano i testimoni e i genitori degli sposi. Anche loro sono sotto i riflettori e devono indossare qualcosa di elegante e adatto sia all’età che alla personalità.
La mamma della sposa, ma anche quella dello sposo, ci tengono molto all’aspetto. In fin dei conti si sposano i loro “bambini” e vogliono apparire al meglio, senza però mettere in ombra i figli.
La sua vita privata non è tra le più note. La sua eccentricità, invece, è sulle bocche di tutto il mondo, e noi ci siamo quasi abituati a sentirne – ma soprattutto a vederne – di tutti i colori. E Lady Gaga potrebbe in effetti presto stupirci e salire sull’altare con il presunto fidanzato Luc Carl – tra i due continui alti e bassi – sebbene si dicesse sposata solo pochi giorni fa con la solitudine. Lecito dunque immaginare, chiedersi e scommettere come potrebbe essere l’abito da sposa di Miss Germanotta.
I bookmaker sono già scatenati e sostengono che la star, per il suo abito, utilizzerà bolle (ipotesi quotata a 4) o materiali di vario genere come fiori (6) o vetro (6.50). Ma non solo. Siete pronti alla lunga lista? (altro…)
Avete presente quei palloncini modellabili con cui i clown riescono a comporre formidabili composizioni di tutte le forme? Pensate che a un matrimonio potrebbero intrattenere i bambini con l’animazione? bene, si potrebbe addobbare un tableau, la vettura degli sposi o qualsiasi cosa che ha a che fare con il matrimonio? perfino l’abito? No.. l’abito no… anzi l’abito sì!
E’ l’idea poco pragmatica ma tanto artistica e fantasiosa di un’artista di nome Thelma Levett che ha realizzato un abito da sposa con 5 mila palloncini modellabili rigorosamente bianchi. Il motivo presto detto. Thelma organizza animazione per party di compleanno e matrimoni e con i palloncini fa cose incredibili.
Matrimonio da favola tra la bellissima top model Anja Rubik e il modello Sasha Knezevic con una sobria cerimonia a Majorca. La sposa ha indossato un wedding dress in seta disegnato da Peter Dundas per Emilio Pucci. Molto raffinati i particolari: pongè con piccolo bolero in pizzo e profili in tulle di cotone e una cintura ricamata. Lungo strascico dietro e vestito corto davanti hanno decretato il successo di quest’abito.
La sposa sceglie il suo abito in base al proprio gusto e allo stile del matrimonio che intende organizzare. All’abito vengono poi abbinati accessori e bouquet che completano la mise, ma come dev’essere quest’ultimo?
Può essere di fiori freschi, di fiori secchi, di altri materiali come ad esempio bottoni. L’importante è che sia unico e realizzato appositamente per ogni sposa in modo da renderla perfetta e speciale nel giorno delle nozze.
L’abito da sposa dura per un giorno soltanto dopodichè si può conservare nell’armadio, all’interno di un sacchetto oppure ripiegato. Ci sono donne che finiscono per donarlo in beneficenza altre invece che lo tengono per ricordo del loro giorno più importante.
Alla fine della giornata però l’abito non sarà più bello candido e fresco come quando l’abbiamo indossato e prima di riporlo dovremmo dargli una rinfrescata.
Sì Sposa Italia Collezioni 2011, che si conclude proprio oggi a FieraMilanoCity, oltre a mostrarci le collezioni dei più prestigiosi marchi della prossima stagione ci ha regalato anche alcune novità interessanti: l’abito di carta e il costume da bagno abbinato all’abito nuziale.
Come a sottintendere che la sposa 2012 non manca di sorprendere e di esplorare nuove dimensioni per il wedding dress. L’abito di carta è stato realizzato da David Fielden, che più di vent’anni fa aveva proposto una creazione molto simile a questa. La carta non è usata per imbastire il tessuto ma è sufficientemente resistente per non strapparsi.
L’abito indossato da Kate Middleton il giorno del suo matrimonio con il principe William è stato ammirato da tanti occhi, milioni e milioni di spettatori in tutto il mondo. E così questa estate la creazione sarà esposta a Buckingham Palace.
Il vestito da sposa, disegnato da Sarah Burton e realizzato dalla maison dello scomparso stilista Alexander McQueen, sarà una delle principali attrazioni di una mostra allestita nei saloni di Stato nel Palazzo che ospita la regina Elisabetta. (altro…)
Molte donne amano conservare il vestito delle nozze, non tanto per utilizzarlo nuovamente a distanza di anni, ma per ricordare la giornata, le emozioni, le sensazioni e riguardarlo dal vivo invece che in fotografia.
In realtà i ricordi vivono dentro di noi, basta chiudere gli occhi e tornare con la memoria a momenti passati e si possono rivivere momenti. Vi sembra strano e incredibile? No, è proprio vero.
I produttori di abbigliamento e in generale tutto il sistema economico cinese è celebre per la capacità di riprodurre qualsiasi cosa nei minimi dettagli a prezzi low cost. Fino ad essere accusati di concorrenza sleale, perchè copiare vuol dire non sostenere i costi di progettazione e di design che le maison si accollano, perchè spesso viene impiegata manodopera ridotta ai limiti della schiavitù, perchè i materiali sono scadenti e talvolta cancerogeni.
Così, più che a scopo promozionale ma per evidenziare il lato ironico, possiamo dirvi che nella sola città di Suzhou molte delle 700 sartorie per abiti nuziali stanno iniziando a realizzare copie quasi identiche dell’abito realizzato da Sarah Burton, la stilista di Alexander McQueen, per Kate Middleton.
L’ultima volta che ci siamo occupati di plagi di abiti da sposa abbiamo fatto riferimento all’ultimo film appena uscito Harry Potter e i doni della morte – parte I, evidenziando l’impressionante somiglianza tra l’abito indossato da Fleur Isabelle Delacour e un abito del 2008 di Alexander McQueen.
Stavolta è un abito da sposa di Alexander McQueen, quello indossato dalla principessa Kate Middleton ad essere molto somigliante a un altro abito nuziale. L’attrice italiana Isabella Orsini non ha dubbi:
Nel giorno più importante della propria vita il vestito non è un particolare che si può tralasciare, anzi, ogni sposa vi si concentra moltissimo. La scelta non è per nulla semplice e i modelli così tanti da gettarci nella confusione.
Quale scegliere? Quello che ci piace di più o quello che ci sta meglio? Che soddisfa noi oppure più adatto alla situazione? La scelta sembra essere complicata. Cosa ci vuole? Solo un pizzico di ironia e la capacità di non prendersi troppo sul serio evitando drammi.
Chi non ricorda lo strascico di sette metri indossato da Lady Diana nel giorno delle sue nozze celebrate il 29 luglio 1981? Bene, oggi si scopre che quell’abito non era l’unico realizzato per il grande evento.
La stilista Elizabeth Emmauel, autrice del capolavoro, ha infatti rivelato che per essere sicuri che l’apparizione della sposa rappresentasse una sorpresa assoluta, ne era stato confezionato un secondo, altrettanto sontuoso ma del tutto diverso, da utilizzare solo in caso di necessità. (altro…)
http://www.youtube.com/watch?v=lyM-ihwepa4
L’abito da sposa che vedete nelle foto è stato realizzato dallo stilista Malan Breton per la collezione autunnale di OUI for Mattinson ed è stato presentato, a conclusione di una sfilata, con toni enfatici e teatrali. La sposa, la top model Irina Pantaeva, è stata infatti preceduta da un altro amico dello stilista, Baron Leandro, che l’ha poi attesa inginocchiato e riverente al termine della passerella.
Il video che ho scelto forse non rende bene l’idea del colore, ma ne evidenzia in modo molto nitido il taglio, gli accessori e i dettagli. Se andate a curiosare su Youtube, troverete un altro video, meno nitido, ma in cui il rosso appare molto più netto e sgargiante ed è visibile il momento in cui Baron Leandro si inginocchia.