Matrimonio scozzese a Brindisi: lui con il kilt

di Gianni Puglisi Commenta

Non è la prima volta che nella cattedrale si celebra un matrimonio fra persone di diversa nazionalità. In queste occasioni, è normale che si indossino degli abiti diversi da quelli più consoni alle nostre tradizioni

Parola di Don Adriano Miglietta, parroco della Parrocchia Cattedrale di Brindisi, insignito di diritto della Dignità Canonicale e Assistente Regionale dell’AIMC nonché Assistente della Caritas Diocesana. E se gli abiti diversi da quelli più consoni alle nostre tradizioni sono i kilt, il celeberrimo indumento scozzese simile a una gonna, ecco che allora la notizia si spande a macchia d’olio.

Accadrà l’11 agosto nella Cattedrale di Brindisi dove convoleranno a nozze due dirigenti della Royal Bank of Scotland. Lei, brindisina ma da anni residente in Scozia e lui scozzese purosangue che per l’occasione sfoggerà l’abito tradizionale riservato alle cerimonie e alle grandi occasioni.

Al Duomo di Brindisi, che il 9 novembre del 1225 consacrò il matrimonio tra l’imperatore Federico II e la regina di Gerusalemme Jolanda di Brienne, regina di Gerusalemme, dovrebbero arrivare dall’Italia e dalla Scozia molti invitati che per l’occasione indosseranno il kilt.

Sarà curioso quel giorno veder sfilare tutti gli invitati maschi con il kilt, soprattutto all’interno del sagrato. Ovviamente nulla da eccepire nel pieno rispetto della fiera e nobile tradizione scozzese. Ma passi la nota di costume.

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