Afghanistan, no ai matrimoni sfarzosi

di Redazione 1

Stop alle cerimonie extra lusso e sfarzose. Sarà difficile che un domani questo accada in Italia, ma non in Afghanistan. Lì, ormai, contrarre matrimonio è diventato un problema. Non tanto per l’atto vero e proprio, ma per tutto il contorno. Quello che costringe i futuri sposi a ridursi sul lastrico.

Il monito, dunque, arriva dal governo a lavoro su una nuova legge che fermi quella che nel Paese sembra diventata una vera e propria gara alle nozze più costose. D’altronde, già sotto il regime talebano, erano stati imposti severi limiti ai matrimoni. Al bando, prima di tutto, danze e musica perché ritenute contrarie alla sharia. Ma nel 2001, con l’intervento Usa, gli afghani hanno ripreso la vecchia tradizione organizzando matrimoni dal costo di migliaia di dollari. Peccato che tutto ciò avvenga in un paese in cui il reddito medio è inferiore a 400 dollari.

La conferma è arrivata anche dal ministro della Giustizia Habibullah Ghaleb.

I matrimoni sono diventati una gara, nessuno vuole arrivare ultimo, la gente esibisce i suoi soldi dando da mangiare a centinaia di invitati in costose sale per ricevimenti. Le famiglie sono vittime di questa tradizione sbagliata e devono accettarne il pesante carico.

Urge dunque soluzione prima che accadono tragedie su tragedie. Come quella della famiglia del 24enne Rafi Kazimi. Madre e padre hanno chiesto un mutuo alla banca per organizzare un matrimonio da mille e una notte. Il costo: 10mila dollari, forse di più, per seicento invitati in tutto. Conti alla mano, però, ecco la triste realtà: ben 300 dollari, dei 410 dello stipendio del capofamiglia, andavano alla banca. Per non parlare di quando il giovane Kazimi ha perso il lavoro. E oggi tocca pregare e aspettare un miracolo.

Sono molto preoccupato su come troverò i soldi, la mia famiglia non si è curata del fatto che io avessi soldi o meno, loro volevano solo organizzare un grande matrimonio.

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