Dici Gianni Molaro e pensi a un vero artista. Lo stilista per eccellenza amato dalle sposa campane, e non solo. L’Atelier Molaro si trova infatti a San Giuseppe Vesuviano, in provincia di Napoli, ed è specializzato nella creazione di abiti sartoriali da sposa e abiti di alta moda.
Come si legge sul sito ufficiale della maison, dopo un’iniziale attrazione per la teologia Gianni Molaro inizia a dedicarsi allo studio dell’arte e dell’architettura. Inizia così il suo percorso artistico a venti anni con piccole esposizioni di tele dipinte. Da qui, la realizzazione del suo primo atelier.
Nel 1989 presenta alla Mostra d’Oltremare di Napoli la sua prima collezione ispirata ai fiori e al loro linguaggio con abiti imbastiti di tele con supporti rigidi che si animano di foglie, steli e petali. L’anno successivo, realizza un abito con gli occhi, un abito “vedente” che prendendo spunto dalla pop-art. E nel 1994 crea una collezione di abiti interamente ricamati che riproducono il fregio dei cinque gigli dell’obelisco della Madonna di Piazza di Spagna a Roma e quello dei preziosi capitelli della Reggia di Versailles.
Gianni Molaro è anche un’artista amato dagli artisti – ci si perdoni il gioco di parole – un creativo che ha realizzato un abito da sposa con un velo lungo 326 metri, poi un altro con un diametro di 13 metri, e infine l’abito più prezioso mai ricamato tempestato di 7000 diamanti.
Tra i matrimoni vip curati da Gianni Molaro ricordiamo quello del pugile Clemente Russo che il 29 dicembre 2008 ha sposato la judoka Laura Maddaloni. Lo sposo indossava un frac bianco con pelliccia, cappello e scettro tra le mani. Per Laura, invece, una vistosa scollatura e numerose trasparenze in un tradizionale abito bianco.
Alla vigilia delle nozze, Molaro aveva promesso:
Clemente? Sarà un vero dandy inglese. Credo che in questo momento di crisi economica internazionale, la creatività ed i sogni possano aiutarci. Sicuramente sarà un matrimonio all’insegna della luminosità ed energia.
E così è stato.
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