Non dimentichiamoci che i protagonisti delle nozze sono sostanzialmente due: la sposa e lo sposo ed è a quest’ultimo che dedichiamo questo articolo.
Abbiamo trattato spesso gli abiti, eleganti, classici, moderni, scuri o colorati e qualche volta accessori quali cinture e cravatte, oggi vi parlo dei… fiori.
Più precisamente della boutonniere, il piccolo mazzolino di fiori, o fiore singolo, che si applica alla giacca o si infila nel taschino per aggiungere un tocco di estro e colore all’abito dello sposo.
Fiori e colori possono essere i più vari, oggi però vi propongo boutonniere bianche. Possono essere realizzate con le piccole calle, con un’orchidea, una rosa, delle margherite selvatiche, anche del fiore di camomilla utilizzato anche per il bouquet della sposa.
Una boutonniere per essere bella deve avere dimensioni ridotte, non essere troppo grande o ingombrante. In alcuni casi, insieme al fiore, c’è un elemento decorativo, piccolo però.
Bisogna sempre avere una certa eleganza ed evitare la pacchianeria. Fiori piccoli ed eleganti arricchiscono con classe l’aspetto della giacca e quindi dello sposo.
Ai testimoni può essere proposta una boutonniere un po’ più piccola e in varianti di colore, oppure anche uguale a quella dello sposo. La tradizione italiana è però più classica che in altri paesi.
Lo sposo opta per colori più scuri, tessuti eleganti, ma non rigati o colorati per cui la boutonniere concentra di più l’attenzione su di sè. Effetto che non si ha se è un particolare in mezzo a righe e colori.
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