Matrimoni gay: un video

di Gianni Puglisi Commenta

Non è facile guardare il video di un matrimonio gay. Non lo è per me. Mi vengono in mente moltissimi pensieri e moltissime riflessioni. Come nel caso delle fotografie dei matrimoni tra persone dello stesso sesso, anche stavolta credo che sia fondamentale osservare, prima ancora di esprimere la propria opinione.

Ho visto due persone che si sposano e che sono molto felici, un’atmosfera rilassata e divertente, due famiglie felici di partecipare a questo matrimonio. Ecco, le famiglie sono il dato più interessante, secondo me. In altri video si vedono chiaramente persone molto anziane che partecipano alla cerimonia. Mi piacerebbe veder succedere la stessa cosa anche qui in Italia.

Sicuramente in altri paesi, in cui i matrimoni omosessuali sono legali, ci sono voluti anni per creare un’abitudine, una consuetudine, che comunque non raggiunge tutti. Infatti alcuni commenti postati dopo il video sono offensivi e dal tono violento. Mi lascia sempre un po’ sconvolta questa nostra attitudine a voler separare nettamente il genere umano nel gruppo dei buoni e nel gruppo dei cattivi.

Trovo poi molto interessante che spesso chi si ritiene in diritto di doverlo fare usa toni talmente aggressivi da doversi auto-scaraventare nel gruppo destinato a punizione certa. O forse dobbiamo considerare la violenza fisica e verbale come un male minore rispetto alla omosessualità?

Ad ogni modo, siamo su un sito che si occupa di matrimoni e non di filosofia o di morale. Perciò bando alle ciance e ragioniamo sulla cerimonia. Personalmente, in questo caso, avrei suggerito alle due spose, che si somigliano moltissimo, di differenziarsi un po’ nell’acconciatura e negli abiti: sembrano sorelle.

Lo so, qualche romanticone sta pensando che è normale somigliarsi un po’ quando si è innamorati e che la sensazione di fondersi, di essere un tutt’uno è comune. Ebbene, sfatiamo un mito: un matrimonio, gay o etero che sia, come una convivenza, non può durare se i coniugi non lasciano vivere e respirare ognuno la propria personalità.

E’ già troppo veloce il passaggio da quanto ci somigliamo e ci capiamo (fase iniziale dell’innamoramento) a ma come abbiamo fatto a metterci insieme se siamo così diversi? (fase temporanea della disillusione). Solo mantenendo ben distinte le nostre identità possiamo reincontrarci e imparare a convivere. Voi lettrici e lettori di Sposalicious cosa ne pensate? Sono poco romantica o ci siete già passati anche voi?

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