Matrimoni multati: pugno di ferro a Adige Guà

di Gianni Puglisi Commenta

Ancora un’altra segnalazione per la serie matrimoni multati, con la certezza di sensibilizzare i cittadini al rispetto del codice della strada e delle norme civili anche quando si tratta di festeggiare le proprie nozze. Obiettivamente non sempre il cittadino si trova dalla parte del torto, considerando che spesso l’eccesso di zelo da parte delle forze dell’ordine non manca di rovinare la festa agli sposi.

Dopo la messa al bando dei volantini  di Fabriano, degli striscioni a Malnate , del divieto di sosta davanti la chiesa a Ceglie Messapica, dopo le multe di Ferrara, la limousine abusiva di Bologna,  ecco un’altra notizia da Adige Guà, in provincia di Verona.

Qui la Polizia Locale dall’inizio dell’anno ha già fatto recapitare una ventina di multe per danneggiamento di beni pubblici per contestare l’abuso dell’affissione di cartelli, striscioni e volantini, dedicati agli sposi di turno.

Dal Comando della Polizia Locale fanno sapere che l’intenzione non è quella di rovinare la festa ai novelli sposi, ma di preservare l’incolumità dei cittadini evitando situazioni di pericolo che puntualmente si verificano agli incroci, come ad esempio i tamponamenti dovuti a chi si distrae per leggere questi messaggi.

E’ stato anche proposto che, in sede di pubblicazione del matrimonio, gli sposi debbano essere informati sulle conseguenze di un gesto che apparentemente può sembrare goliardico e innocenze e che invece può creare un intralcio alla circolazione.

Questione aperta però rimane sulla responsabilità da attribuire a queste infrazioni. E’ risaputo infatti che non sono gli sposi, quanto gli amici, ad appendere striscioni e volantini. Perchè allora la multa viene recapitata agli sposi? Supponiamo che gli organi di polizia, qualora non abbiano potuto contestare immediatamente l’infrazione, debbano comunque cercare una responsabilità da attribuire, anche se è scontato dire che sugli striscioni non c’è sempre scritto a chi è dedicato il pensiero.

E’ sempre comunque possibile fare ricorso a un giudice di pace, ma questo non vuol dire che non si possa trovare un giusto accordo tra le amministrazioni e i cittadini.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>