A partire dall’abito e dagli accessori conseguono una serie di decisioni importantissime per il nostro matrimonio: prima di tutto il bouquet, da cui discende la dominanza di colori che caratterizzerà le nozze, il ricevimento e le decorazioni floreali di sala, chiesa o Comune.
Inutile dire che qui il campo è veramente infinito e vastissimo: ognuna di noi ha un fiore e una tonalità preferita. Possiamo decidere di accostare il bouquet ai gioielli che indossiamo oppure al trucco. Dipende dal nostro personale gusto e dall’atmosfera che vogliamo ricreare.
Chi vi scrive ama moltissimo il colore giallo in tutte le sue sfumature e varianti, dal pastello fino alla più profonda e magnetica nuance del miele. Dopo aver pensato a malva, glicine e crema, sulla scia del bouquet sfoggiato da Kate Moss alle sue nozze, ho deciso di affidarmi alla mia indole indicando al fioraio il frangipane come fiore principale della composizione.
Una cattiva notizia, però, era dietro l’angolo: questo fiore non è utilizzato comunemente per il bouquet della sposa e per i matrimoni; sarebbe stat0 dunque difficile riuscire ad ordinarlo. Spaventata anche dal fatto che, essendo un’infiorescenza da pianta, il frangipane avrebbe potuto appassirsi dopo sole poche ore, ho optato per una composizione di boccioli di rosa color crema, gialli e bouvardia (un delizioso piccolo fiore bianco dalla poetica delicatezza).
La sala ricevimenti e quella del Comune in cui la cerimonia avrà luogo, seguiranno ovviamente la scia cromatica del bouquet con la predominanza giallo, bianco e color crema: un insieme fresco, luminoso e allegro che non risulta eccessivamente invasivo e riempie con leggerezza gli spazi. Non essendo un’amante di fiori e piante il mio desiderio era quello di ridurre all’essenziale le decorazioni, anche dal punto di vista dell’effetto scenico, che non volevo fosse pomposo e iperbolico. Minimalismo, anche in questo caso, è stata la parola d’ordine.
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