Il matrimonio dopo Jane Austen

di Gianni Puglisi Commenta

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Ho letto un romanzo leggero e divertente che si intitola In viaggio con Jane Austen. L’autrice immagina che Miss Mansfield, residente in Inghilterra nello stesso periodo in cui visse Jane Austen, si risvegli una mattina in pieno XXI secolo.

Reduce da una delusione sentimentale, si trova a dover mettere ordine nella vita di tale Courtney, che ha mollato il promesso sposo ad un passo dalle nozze, dopo aver scoperto che lui la tradiva.

Le difficoltà di Miss Mansfield, naturalmente, non riguardano semplicemente l’abbigliamento (scandalosamente ridotto al minimo), i cellulari, la televisione e il computer, ma anche il suo doversi rapportare con una mentalità completamente diversa dalla sua:

C’è comunque, devo dire, un aspetto sorprendente della questione che in effetti comporta un notevole grado di libertà, ovvero che le donne possono avere rapporti carnali senza la conseguenza di una gravidanza, sia prima sia dopo il matrimonio. Perciò esso non è, come ho sentito dire in chiesa, né finalizzato alla procreazione né un rimedio contro la fornicazione.

E fin qua ci sembra di essere un passo avanti. Poi però la nostra eroina commenta:

Il matrimonio si fa, devo concludere da quanto ho appreso dalle riviste e dal film, per la sontuosità della cerimonia, la bellezza del vestito e l’impressione che suscita agli occhi del mondo.

Considerando la fetta di mercato che ruota intorno all’organizzazione dei matrimoni e il desiderio di molte donne di andare a curiosare nei matrimoni altrui, potremmo anche darle ragione, no? Quante volte mentre organizziamo le nostre nozze ci facciamo prendere così tanto dai dettagli da dimenticare il vero senso della cerimonia?

La differenza fondamentale, però, tra la sua epoca e quella di Courtney è che il matrimonio per le donne moderne è legato, o dovrebbe essere legato, al concetto d’amore. Le donne moderne non sono costrette a sposarsi:

Nonostante l’importanza degli orpelli esteriori, il matrimonio d’amore conta come ha sempre contato. Anzi, le donne di questo secolo sentono addirittura di avere diritto ad amare.

Domanda: è però vero che anche oggi il matrimonio d’amore conta? Pensare che la donna si è evoluta ed emancipata non è in contraddizione con il considerare il giorno delle nozze come il più importante della sua vita? Voi cosa ne pensate?

Photo Credits | adplayer su Flickr

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