Possiamo dire che il servizio fotografico ha la stessa importanza sia per le coppie del nord che per le coppie del sud. Da una parte all’altra della penisola, i fotografi vi presentano servizi classici, altri pieni di foto realizzate con filtri di vario genere, altri che prevedono location incantate o effetti speciali realizzati col computer.
Negli ultimi anni si sta consolidando un’altra usanza: fare un mini servizio fotografico ai due fidanzati prima del matrimonio. Foto e filmino anticiperanno quelli del matrimonio, in modo che i parenti non si perdano, come si usa dire oggi, in termini cinematografici, il prequel della storia d’amore.
Nel mio sud, però, ci sono delle regole precise da rispettare. Regola numero uno: sono considerate indispensabili le foto con i parenti della sposa a casa della sposa prima del matrimonio. Non ho ancora capito perché.
Ad ogni modo, appena sei pronta ti metti in posa con gli zii, con i testimoni, con i nonni, con la suocera che ti consegna d’ufficio il bouquet (sono io che ti sto consegnando mio figlio e con questo gesto sentiti pure autorizzata a sposarlo). Le foto vengono fatte nel salotto buono, tutto tirato a lucido.
Poi, anzi, prima in ordine temporale, ci sono le foto in camera da letto dei genitori. La camera viene tirata a lucido, il letto coperto con un copriletto del corredo antico e la sposa si mette: accanto alla cassettiera; in posa romantica di fronte allo specchio dell’armadio; sdraiata sul letto con o senza coscia in evidenza (le foto sexy con giarrettiera in primo piano sono un’acquisizione degli ultimi anni).
Naturalmente ho violato molto volentieri anche questa regola. Volete sapere che musi lunghi hanno avuto certi parenti? No che non lo volete sapere, io sto ancora cercando di dimenticarmeli. Aspetto invece con ansia qualche curiosità che vorrete regalarci a proposito del vostro album di nozze.
Photo Credits | Corey Ann
