Proverbi sui matrimoni, quanti ne conoscete?

di Gianni Puglisi 1

Le perle di saggezza popolare, i c.d. proverbi non risparmiano i matrimoni e dietro giochi di parole e moniti non rispiarmiano di certo un fondo di verità. E la verità si sa, non è mai da considerare assoluta ma circoscritta ai tempi, ai luoghi e alle circostanze. Inizierei dal più classico, quello che vuole consolare la sposa di non aver potuto festeggiare con il bel tempo:

Sposa bagnata, sposa fortunata

Probabilmente questo detto ha origini del periodo ardoimperiale o altomedioevale quando la pioggia era portatrice di fertilità e abbondanza per i campi.

O similmente stava ad indicare che nei giorni di pioggia la società contadina restava a casa e quindi il marito poteva restare vicino alla moglie. C’è addirittura chi sostiene che la parola latina sponsa, promessa sposa rimandi al greco spéndo, spruzzo, libo, oppure spondé, libagione, accordo, pace, tregua. Ogni accordo era infatti sugellato da un brindisi. Inoltre nel dialetto villapianese sponsa vuol dire proprio bagnata.

Un altro proverbio celeberrimo è:

Tra moglie e marito non mettere il dito

E’ una versione più severa dell’arcinoto ” L’amore non è bello se non è litigarello”. Curiosamente, un po’ come per molti proverbi, i detti in questione sono stati ideati con la rima baciata, sicuramente per essere ricordati meglio. Mentre da fidanzati è anche bello trovare stimoli nel confronto e nei piccoli battibecchi (il diminutivo litigarello è esplicativo) nel matrimonio i ruoli sono già consolidati ed è quindi importante che i terzi non si interpongano negli affari di famiglia. L’imperativo “non mettere” e il “dito” che rappresentano un’estensione concreta della nosta intromissione.

Concludiamo con un altro proverbio famosissimo, forse un po’ datato nell’era 2.0:

Moglie e buoi dei paesi tuoi

A parte il fatto che accostare il voler prendere moglie al comprare un bovino potrebbe essere criticato per maschilismo arcaico, oggi le persone si conoscono anche in chat e la multicultura sembra essere parte integrante della nostra società. Ma la saggezza popolare non è sempre poco lungimirante: potrebbe anche essere interpretato, in chiave moderna, come: non fare scelte avventate se non sei pienamente cosciente del passo che stai per compiere. Ciò che non conosciamo ci affascina ma con il tempo potrebbe rivelarsi una scelta sbagliata. Non credete che, alla luce delle statistiche sui divorzi, anche questo detto sia, in parte, un buon consiglio?

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